I
dati finali di un corso apprezzato dagli utenti.
Provenienza degli iscritti
Qualifica degli iscritti
I temi del
corso:
Le strade principali:
i boulevard urbain, intersezioni
a occhialini.
Strada e piano,
il regolamento viario, le norme
tedesche EAHV93
Moderazione del traffico e Normativa europea woonerf, zona 30 e Mdt sulle
strade principali.
La visita di studio.
I workshop.
Il test di valutazione della qualità
Materiali del corso |
Il corso, gli utenti. Si è concluso con successo il 5°
corso di aggiornamento Il Progetto di Strade tenuto al Politecnico di Milano
dal 12 al 27 Novembre 1999. Numerosa la partecipazione al corso: quasi
60 iscritti.
La tipologia e la provenienza degli iscritti sono riassunte nella tabella
1.
Tab. 1 Tipologia di enti –
iscritti |
enti/ruoli |
provenienza |
N.
|
%
|
COMUNI |
Milano, Modena, Reggio Emilia,
Novara, La Spezia, Trento, Mantova, Varese, Cremona, Imola (BO), Gallarate
(VA), Carugo (CO), Casalmaggiore (CR), Seregno (MI), Villasanta (MI), Pioltello
(MI), |
31
|
53
|
PROVINCE |
Cremona |
4
|
…
|
REGIONI |
Veneto, Emilia Romagna |
3
|
…
|
Professionisti
e Imprese |
MI, SO, TO, PD, MO, RE, NO, Chioggia
(VE), Sesto S.G. (MI) , Morazzone (VA) Trezzo d’Adda (MI) |
16
|
27
|
Universitari |
Milano |
5
|
..
|
TOTALE |
|
59
|
100
|
Oltre la metà degli iscritti al corso proviene
dagli uffici tecnici dei comuni, settori strade e traffico, urbanistica
ed edilizia, ambiente e territorio. Si va dai grandi comuni metropolitani
come Milano, alle città di media dimensione come Modena Reggio e
Novara, ai piccoli comuni di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia. Il
bacino d’utenza tocca le regioni padane intorno alla Lombardia ed arriva
fino al Cantone Ticino, anche se ogni anno ci sono degli iscritti provenienti
da più lontano (Toscana, Lazio, Trentino).
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La maggioranza
di coloro che frequentano il corso sono ingegneri che lavorano negli uffici
tecnici di comuni e imprese, o professionisti che operano nel campo dei
lavori stradali, opere pubbliche, pianificazione del traffico e urbanistica.
(tabella. 2). Il corso di aggiornamento, indirizzato a laureati già
inseriti nel mondo del lavoro, è una occasione annuale di formazione
di ritorno all’interno dell’offerta formativa del Politecnico di Milano
per il long life learning.
Tab. 2 Qualifica
degli iscritti |
|
N.
|
%
|
Ingegneri |
24
|
41
|
Architetti |
22
|
37
|
Geometri |
10
|
17
|
Urbanisti |
1
|
-
|
Altri |
3
|
-
|
TOTALE |
59
|
100
|
Si tratta, appunto, di un corso intensivo basato su quattro
incontri di una giornata piena con cadenza settimanale. E’ la formula che
permette l’accesso ai servizi della formazione permanente a persone che
hanno responsabilità e impegni lavorativi, con un bacino d’utenza
in un raggio di qualche centinaia di chilometri da Milano, gente che per
una volta alla settimana si alza presto per venire in città.. Per
questa utenza di fuori sede sono risultati molto utili, e bene accolti,
i sevizi telematici del corso e la documentazione tecnica fornita e reperibile
a richiesta, sia su carta che elettronica,: dai dossier monografici agli
atti annuali del corso, al CD ROM con l’archivio normativo, la manualistica
e la raccolta di casi studio, ai siti Internet.. Per molti, Internet e
la posta elettronica sono uno strumento di contato costante con le attività
del centro di documentazione presso il Politecnico di Milano. Il corso
è l’occasione per vedere dal vivo esperienze e nomi di cui si avevano
già informazioni, per attivare contatti e condividere i problemi.
Il corso, infatti, oltre che strumento formativo è anche un veicolo
di divulgazione di materiali di ricerca e strumenti di lavoro: dalla traduzione
di manuali e normative straniere, alla presentazione di esperienze e metodologie
di intervento, alla segnalazione delle più innovative esperienze
italiane, alla riflessione critica su progetti piani politiche tecniche
e strumenti per il progetto di strade.
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I temi del corso. Il
corso si è sviluppato su tre giornate tematiche e una visita guidata
a realizzazioni stradali in Svizzera. Le giornate tematiche hanno riguardato:
il progetto delle strade principali, strada e piano, moderazione del traffico
e normativa europea.
Il progetto delle strade primarie in ambiente urbano.
Sul
tema del progetto dei grandi assi stradali si scontrano spesso interessi
e si generano conflitti tra punti di vista differenti, ambientali, di mobilità,
urbanistici. Tuttavia alcune esperienze europee hanno indicato la necessità
di affrontare organicamente il problema del controllo degli effetti indotti
da queste infrastrutture. La recente legge francese 95-101, presentata
nel corso, propone un approccio di pianificazione delle trasformazioni
che si avviano lungo i grandi assi extraurbani, mediante l’adozione di
piani urbanistici attuativi lungo le strade, ed affida alla tipologia del
boulevard
urbain il compito di strutturare l’intorno urbano, garantendo elevate
prestazioni di traffico ma compatibili con le funzioni urbane locali. Si
punta, in Francia, alla tutela della sicurezza, alla qualità ambientale,
alla qualificazione architettonica urbanistica e del paesaggio lungo l’asse
stradale. La parte didattica della mattinata è continuata con la
rassegna della normativa italiana sulla classificazione delle strade, e
l’analisi di alcune tipologie di intersezioni, dalle rotatorie alle intersezioni
a livelli sfalsati a doppia rotatoria compatta ( "a occhialini",
come dicono i francesi). Come esempi di soluzioni progettuali di strade
principali nel contesto urbano si sono presentati i casi dell’autovia del
Mediterraneo, in Spagna, e delle strade moderate ungheresi.
Gli ospiti del pomeriggio hanno approfondito alcuni temi
quali quello della valutazione di impatto ambientale delle strade (ing.
Giuseppe CIVATI) ed i contenuti della recente legge regionale della Lombardia
20/1999 che prevede la VIA anche per le strade di tipo B,C, D, E. L’arch.
Francesco PIERRI, funzionario della provincia di Milano, ha presentato
il ruolo del manager della mobilità nella gestione dei problemi
del traffico e della sicurezza stradale, analizzando in particolare il
ruolo delle province. Il prof. Luca GUEERINI ha ragionato sul tema dell’architettura
nel rapporto con la strada e sulla percezione dalla strada. mentre l’arch.
Mauro PANIGO dello Studio Land - Kipar ha presentato un repertorio di soluzioni
progettuali al tema dell’inserimento paesaggistico della strada nel territorio.
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Il rapporto tra e strada
e piano. Tra gli strumenti previsti dalle Direttive per la redazione
dei Piani Urbani del Traffico c’è uno strumento normativo, che può
assumere un ruolo guida di norma tecnica e di orientamento per gli interventi
sulle strade, dalla progettazione, alla manutenzione, all’utilizzo dello
spazio stradale stesso. Può anzi diventare uno strumento di riferimento
come un regolamento edilizio o una normativa tecnica di PRG: è il
regolamento
viario. Il Dossier presentato nel corso sul Regolamento viario,
raccoglie tutta la normativa disponibile sul tema e fornisce indirizzi
per la redazione di un regolamento viario tipo di stile manualistico che
riassume i contenuti della migliore pratica professionale. Dalla classificazione
delle strade alle norme riguardanti, intersezioni e fasce di pertinenza,
fluidità, sicurezza, riduzione degli impatti, ma anche percezione
della strada e dell’interno, sosta, pedoni, piste ciclabili, trasporto
pubblico, moderazione del traffico, verde, usi permanenti e temporanei
degli spazi stradali. Nel Dossier sono state presentate anche alcune traduzioni
dal tedesco delle norme EAHV 93, sull’uso del verde stradale,
su un caso studio di riqualificazione di una strada esistente, e indicazioni
per la progettazione di marciapiedi e percorsi pedonali.
Tra gli ospiti del pomeriggio il prof. Francesco FILIPPI
dell’Università La Sapienza di Roma ha presentato il piano di Cesena
come esempio di PUT di nuova generazione attento ai temi della moderazione
del traffico e della tutela delle utenze deboli della strada: pedoni, due
ruote e trasporto pubblico. Sono stati presentati anche alcuni risultati
della ricerca Maestro finanziata dall’Unione Europea su sicurezza stradale
e gestione del traffico urbano. Il prof. SARTORIO del Diset Politecnico
di Milano ha discusso il tema del rapporto tra classificazione di strade
e piano urbanistico, in particolare il rapporto tra strada e modalità
di urbanizzazione, proponendo il recupero del controviale come importante
strumento di organizzazione urbana. Andrea DEBERNARDI ha presentato il
caso della tangenziale di Cornate d’Adda, progettata con velocità
di progetto percorso e raggi di curvatura tali da non costituire un incentivo
all’utilizzo dell’auto e all’incremento del traffico, ma da fluidificare
il traffico di transito a velocità moderata. Sergio PORTA ha presentato
il caso del PUT di SALSOMAGGIORE in cui la classificazione delle strade
le soluzioni progettuali e la normativa sono state orientate dalle esperienze
della moderazione del traffico e della zone 30.
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Moderazione del traffico
e normative europee. Il terzo tema è stato quello della moderazione
del traffico e del confronto con le più recenti normative europee.
Nella mattinata la parte didattica ha illustrato le diverse esperienze
europee sulla moderazione del traffico ed il confronto con la normativa
italiana con le innovazioni introdotte da Codice della Strada, Regolamento
di attuazione, PUT e leggi speciali. Si sono poi analizzate le diverse
tipologie di soluzioni progettuali: dalle strade residenziali, alle zone
30 alla moderazione sulle strade principali. Tra gli ospiti, l’arch. Gabriele
LAMERA ha presentato alcuni progetti per Monza di integrazione tra piste
ciclabili e zone 30. Giulio RIGOTTI ha dimostrato come anche in Italia
con interventi pionieristici e la sensibilità delle amministrazioni
locali si riesca ad introdurre la cultura della moderazione; ha quindi
presentato alcune recenti realizzazioni a Cuggiono (MI) e un piano per
la riqualificazione della SS 33 del Sempione e di altre trade extraurbane
in provincia di Torino. L’ing. Giovanni RUGGIA, responsabile del Dipartimento
Territorio del Canton Ticino, ha fatto conoscere ai tecnici italiani l’esperienza
svizzera nella realizzazione delle intersezioni a rotatoria con precedenza
all’anello, e metodi e norme svizzere per gli interventi di moderazione
del traffico sulle strade principali. Quella stessa cultura si sta affermando
anche in Italia, ad opera di giovani progettisti aperti alla nuova cultura
europea del progetto di strade. Ne ha portato testimonianza l’ingegner
Maurizio FABBIANI che ha presentato alcune recenti progetti nel Veronese.
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La visita di studio.
Le lezioni in aula sono continuate all’esterno, sulle strade, con la visita
ad una serie di realizzazioni di moderazione nel traffico nella vicina
Svizzera. Accompagnati da alcuni dei protagonisti della nuova cultura del
progetto elvetica, Giovanni RUGGIA e Lorenzo CUSTER, una nutrita delegazione
di tecnici e responsabili italiani ha potuto visitare dal vero le realizzazioni,
parlare con gli amministratori locali, sentire le impressioni degli abitanti,
discutere con i progettisti. Si sono visitate realizzazioni a Lugano, Giubiasco
e Pollegio e le rotatorie sulle strade cantonali a Locarno, Tenero, Ascona,
dove è intervenuto anche il progettista dell’intervento ing. ALLIEVI.
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I workshop. Oltre alle
lezioni e alla visita di studio il corso ha organizzato anche dei workshop
applicativi, con la presentazione di risorse e strumenti operativi, e dimostrazioni
di utilizzo di software prodotti nel Politecnico di Milano. Giuseppe DI
GIAMPIETRO ha presentato Il contenuto del CD ROM di ricerca Archivio Normativo
WebStrade e il sito Web dei materiali del corso (www.geocities.com/Athens/Agora/5311).
Paola VILLANI ha spiegato l’utilizzo dei modelli di simulazione di traffico
utilizzando Il software Happy Trails con cui si gestiscono anche i le simulazioni
richieste dai PUT. Molto apprezzato e stimolante è stata la presentazione
fatta da Vincenzo CURTI, un giovane progettista di software e sistemi del
DiTec Politecnico di Milano, che ha illustrato tecniche di intervento e
problematiche legate al progetto delle intersezioni a rotatoria, le loro
possibilità e convenienze, parametri di progetto, simulazioni e
alcuni casi studio e realizzazioni.
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Il test
finale di valutazione della qualità compilato dai corsisti ha
restituito un quadro variegato dell’indice di soddisfazione degli utenti.
Il livello medio del corso è stato comunque giudicato tra discreto
e buono, con un ampio spettro di aspettative e domande di formazione poste
alle future edizioni del corso. Se qualcuno ha chiesto la presentazione
di più casi studio, qualcun altro vorrebbe approfondire di più
la conoscenza di alcuni argomenti e tecniche di intervento, molti hanno
apprezzato la ricchezza degli stimoli e degli strumenti proposti, ma diversi
hanno chiesto di ridurre la quantità di informazioni e di concentrarsi
su meno tematiche da affrontare in maniera approfondita. La vivacità
degli stimoli pervenuti e le risposte contraddittorie sono un indicatore
che ancora molto si può fare per migliorare la qualità, l’efficacia
e l’indice di gradimento di un corso come questo, ma è anche vero
che tutti hanno trovato molto interessante almeno una parte del corso e
hanno ricevuto indicazioni e strumenti per approfondire ed operare concretamente.
D’altra parte, è vero che il progetto di strade è un tema
ricco di implicazioni e problematiche che non si possono esaurire tutte
nell’arco di un corso di aggiornamento, ed il corso stesso propone non
sono tecniche e informazioni operative, ma anche metodi, strumenti e fornisce
orientamento per sviluppare in maniera innovativa e originale una nuova
cultura del progetto, con un percorso che non si esaurisce alla fine del
corso, ma che forse da qui solo inizia.
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Materiali del corso.
Una raccolta dei materiali del corso è disponibile presso la Biblioteca
del DST del Politecnico di Milano (http://www.biblio.polimi.it).
Diversi materiali sono disponibili anche in rete o a richiesta (vedi box
informativo). Sono in preparazione la versione elettronica su CD ROM dei
dossier e degli atti del corso, oltre ai materiali di ricerca già
ora disponibili su CD.
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