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.  Buoni i risultati per il corso Il Progetto di Strade 1999.
di:  G. Di Giampietro <digiampietro@iol.it> 
data: 23 gennaio 2000 
rif.::  http://users.iol.it/digiampietro (sito del corso Il Progetto di strade)
        http://formperm.elet.polimi.it/corsi/Elenchi/Corso51.html
          (manifesto corso 2000).
I dati finali di un corso apprezzato dagli utenti.
Vai al punto Provenienza degli iscritti
vai al punto Qualifica degli iscritti
I temi del corso:
vai al punto Le strade principali: 
i boulevard urbain, intersezioni a occhialini.
vai al punto Strada e piano, 
il regolamento viario, le norme tedesche EAHV93
vai al punto Moderazione del traffico e Normativa europea woonerf, zona 30 e Mdt sulle strade principali.
vai al punto La visita di studio.
vai al punto I workshop.
vai al punto Il test di valutazione della qualità
vai al punto Materiali del corso

Il corso, gli utenti. Si è concluso con successo il 5° corso di aggiornamento Il Progetto di Strade tenuto al Politecnico di Milano dal 12 al 27 Novembre 1999. Numerosa la partecipazione al corso: quasi 60 iscritti.
La tipologia e la provenienza degli iscritti sono riassunte nella tabella 1.
 

Tab. 1 Tipologia di enti – iscritti
enti/ruoli provenienza
N.
%
COMUNI Milano, Modena, Reggio Emilia, Novara, La Spezia, Trento, Mantova, Varese, Cremona, Imola (BO), Gallarate (VA), Carugo (CO), Casalmaggiore (CR), Seregno (MI), Villasanta (MI), Pioltello (MI),
31
53
PROVINCE Cremona
4
REGIONI Veneto, Emilia Romagna
3
Professionisti

e Imprese

MI, SO, TO, PD, MO, RE, NO, Chioggia (VE), Sesto S.G. (MI) , Morazzone (VA) Trezzo d’Adda (MI)
16
27
Universitari Milano
5
..
TOTALE  
59
100

Oltre la metà degli iscritti al corso proviene dagli uffici tecnici dei comuni, settori strade e traffico, urbanistica ed edilizia, ambiente e territorio. Si va dai grandi comuni metropolitani come Milano, alle città di media dimensione come Modena Reggio e Novara, ai piccoli comuni di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia. Il bacino d’utenza tocca le regioni padane intorno alla Lombardia ed arriva fino al Cantone Ticino, anche se ogni anno ci sono degli iscritti provenienti da più lontano (Toscana, Lazio, Trentino). 
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La maggioranza di coloro che frequentano il corso sono ingegneri che lavorano negli uffici tecnici di comuni e imprese, o professionisti che operano nel campo dei lavori stradali, opere pubbliche, pianificazione del traffico e urbanistica. (tabella. 2). Il corso di aggiornamento, indirizzato a laureati già inseriti nel mondo del lavoro, è una occasione annuale di formazione di ritorno all’interno dell’offerta formativa del Politecnico di Milano per il long life learning.
 

Tab. 2 Qualifica degli iscritti
N.
%
Ingegneri
24
41
Architetti
22
37
Geometri
10
17
Urbanisti
1
-
Altri
3
-
TOTALE
59
100

Si tratta, appunto, di un corso intensivo basato su quattro incontri di una giornata piena con cadenza settimanale. E’ la formula che permette l’accesso ai servizi della formazione permanente a persone che hanno responsabilità e impegni lavorativi, con un bacino d’utenza in un raggio di qualche centinaia di chilometri da Milano, gente che per una volta alla settimana si alza presto per venire in città.. Per questa utenza di fuori sede sono risultati molto utili, e bene accolti, i sevizi telematici del corso e la documentazione tecnica fornita e reperibile a richiesta, sia su carta che elettronica,: dai dossier monografici agli atti annuali del corso, al CD ROM con l’archivio normativo, la manualistica e la raccolta di casi studio, ai siti Internet.. Per molti, Internet e la posta elettronica sono uno strumento di contato costante con le attività del centro di documentazione presso il Politecnico di Milano. Il corso è l’occasione per vedere dal vivo esperienze e nomi di cui si avevano già informazioni, per attivare contatti e condividere i problemi. Il corso, infatti, oltre che strumento formativo è anche un veicolo di divulgazione di materiali di ricerca e strumenti di lavoro: dalla traduzione di manuali e normative straniere, alla presentazione di esperienze e metodologie di intervento, alla segnalazione delle più innovative esperienze italiane, alla riflessione critica su progetti piani politiche tecniche e strumenti per il progetto di strade. 
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I temi del corso. Il corso si è sviluppato su tre giornate tematiche e una visita guidata a realizzazioni stradali in Svizzera. Le giornate tematiche hanno riguardato: il progetto delle strade principali, strada e piano, moderazione del traffico e normativa europea. 

Il progetto delle strade primarie in ambiente urbano. Sul tema del progetto dei grandi assi stradali si scontrano spesso interessi e si generano conflitti tra punti di vista differenti, ambientali, di mobilità, urbanistici. Tuttavia alcune esperienze europee hanno indicato la necessità di affrontare organicamente il problema del controllo degli effetti indotti da queste infrastrutture. La recente legge francese 95-101, presentata nel corso, propone un approccio di pianificazione delle trasformazioni che si avviano lungo i grandi assi extraurbani, mediante l’adozione di piani urbanistici attuativi lungo le strade, ed affida alla tipologia del boulevard urbain il compito di strutturare l’intorno urbano, garantendo elevate prestazioni di traffico ma compatibili con le funzioni urbane locali. Si punta, in Francia, alla tutela della sicurezza, alla qualità ambientale, alla qualificazione architettonica urbanistica e del paesaggio lungo l’asse stradale. La parte didattica della mattinata è continuata con la rassegna della normativa italiana sulla classificazione delle strade, e l’analisi di alcune tipologie di intersezioni, dalle rotatorie alle intersezioni a livelli sfalsati a doppia rotatoria compatta ( "a occhialini", come dicono i francesi). Come esempi di soluzioni progettuali di strade principali nel contesto urbano si sono presentati i casi dell’autovia del Mediterraneo, in Spagna, e delle strade moderate ungheresi. 

Gli ospiti del pomeriggio hanno approfondito alcuni temi quali quello della valutazione di impatto ambientale delle strade (ing. Giuseppe CIVATI) ed i contenuti della recente legge regionale della Lombardia 20/1999 che prevede la VIA anche per le strade di tipo B,C, D, E. L’arch. Francesco PIERRI, funzionario della provincia di Milano, ha presentato il ruolo del manager della mobilità nella gestione dei problemi del traffico e della sicurezza stradale, analizzando in particolare il ruolo delle province. Il prof. Luca GUEERINI ha ragionato sul tema dell’architettura nel rapporto con la strada e sulla percezione dalla strada. mentre l’arch. Mauro PANIGO dello Studio Land - Kipar ha presentato un repertorio di soluzioni progettuali al tema dell’inserimento paesaggistico della strada nel territorio. 
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Il rapporto tra e strada e piano. Tra gli strumenti previsti dalle Direttive per la redazione dei Piani Urbani del Traffico c’è uno strumento normativo, che può assumere un ruolo guida di norma tecnica e di orientamento per gli interventi sulle strade, dalla progettazione, alla manutenzione, all’utilizzo dello spazio stradale stesso. Può anzi diventare uno strumento di riferimento come un regolamento edilizio o una normativa tecnica di PRG: è il regolamento viario. Il Dossier presentato nel corso sul Regolamento viario, raccoglie tutta la normativa disponibile sul tema e fornisce indirizzi per la redazione di un regolamento viario tipo di stile manualistico che riassume i contenuti della migliore pratica professionale. Dalla classificazione delle strade alle norme riguardanti, intersezioni e fasce di pertinenza, fluidità, sicurezza, riduzione degli impatti, ma anche percezione della strada e dell’interno, sosta, pedoni, piste ciclabili, trasporto pubblico, moderazione del traffico, verde, usi permanenti e temporanei degli spazi stradali. Nel Dossier sono state presentate anche alcune traduzioni dal tedesco delle norme EAHV 93, sull’uso del verde stradale, su un caso studio di riqualificazione di una strada esistente, e indicazioni per la progettazione di marciapiedi e percorsi pedonali.

Tra gli ospiti del pomeriggio il prof. Francesco FILIPPI dell’Università La Sapienza di Roma ha presentato il piano di Cesena come esempio di PUT di nuova generazione attento ai temi della moderazione del traffico e della tutela delle utenze deboli della strada: pedoni, due ruote e trasporto pubblico. Sono stati presentati anche alcuni risultati della ricerca Maestro finanziata dall’Unione Europea su sicurezza stradale e gestione del traffico urbano. Il prof. SARTORIO del Diset Politecnico di Milano ha discusso il tema del rapporto tra classificazione di strade e piano urbanistico, in particolare il rapporto tra strada e modalità di urbanizzazione, proponendo il recupero del controviale come importante strumento di organizzazione urbana. Andrea DEBERNARDI ha presentato il caso della tangenziale di Cornate d’Adda, progettata con velocità di progetto percorso e raggi di curvatura tali da non costituire un incentivo all’utilizzo dell’auto e all’incremento del traffico, ma da fluidificare il traffico di transito a velocità moderata. Sergio PORTA ha presentato il caso del PUT di SALSOMAGGIORE in cui la classificazione delle strade le soluzioni progettuali e la normativa sono state orientate dalle esperienze della moderazione del traffico e della zone 30.
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Moderazione del traffico e normative europee. Il terzo tema è stato quello della moderazione del traffico e del confronto con le più recenti normative europee. Nella mattinata la parte didattica ha illustrato le diverse esperienze europee sulla moderazione del traffico ed il confronto con la normativa italiana con le innovazioni introdotte da Codice della Strada, Regolamento di attuazione, PUT e leggi speciali. Si sono poi analizzate le diverse tipologie di soluzioni progettuali: dalle strade residenziali, alle zone 30 alla moderazione sulle strade principali. Tra gli ospiti, l’arch. Gabriele LAMERA ha presentato alcuni progetti per Monza di integrazione tra piste ciclabili e zone 30. Giulio RIGOTTI ha dimostrato come anche in Italia con interventi pionieristici e la sensibilità delle amministrazioni locali si riesca ad introdurre la cultura della moderazione; ha quindi presentato alcune recenti realizzazioni a Cuggiono (MI) e un piano per la riqualificazione della SS 33 del Sempione e di altre trade extraurbane in provincia di Torino. L’ing. Giovanni RUGGIA, responsabile del Dipartimento Territorio del Canton Ticino, ha fatto conoscere ai tecnici italiani l’esperienza svizzera nella realizzazione delle intersezioni a rotatoria con precedenza all’anello, e metodi e norme svizzere per gli interventi di moderazione del traffico sulle strade principali. Quella stessa cultura si sta affermando anche in Italia, ad opera di giovani progettisti aperti alla nuova cultura europea del progetto di strade. Ne ha portato testimonianza l’ingegner Maurizio FABBIANI che ha presentato alcune recenti progetti nel Veronese.
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La visita di studio. Le lezioni in aula sono continuate all’esterno, sulle strade, con la visita ad una serie di realizzazioni di moderazione nel traffico nella vicina Svizzera. Accompagnati da alcuni dei protagonisti della nuova cultura del progetto elvetica, Giovanni RUGGIA e Lorenzo CUSTER, una nutrita delegazione di tecnici e responsabili italiani ha potuto visitare dal vero le realizzazioni, parlare con gli amministratori locali, sentire le impressioni degli abitanti, discutere con i progettisti. Si sono visitate realizzazioni a Lugano, Giubiasco e Pollegio e le rotatorie sulle strade cantonali a Locarno, Tenero, Ascona, dove è intervenuto anche il progettista dell’intervento ing. ALLIEVI. 
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I workshop. Oltre alle lezioni e alla visita di studio il corso ha organizzato anche dei workshop applicativi, con la presentazione di risorse e strumenti operativi, e dimostrazioni di utilizzo di software prodotti nel Politecnico di Milano. Giuseppe DI GIAMPIETRO ha presentato Il contenuto del CD ROM di ricerca Archivio Normativo WebStrade e il sito Web dei materiali del corso (www.geocities.com/Athens/Agora/5311). Paola VILLANI ha spiegato l’utilizzo dei modelli di simulazione di traffico utilizzando Il software Happy Trails con cui si gestiscono anche i le simulazioni richieste dai PUT. Molto apprezzato e stimolante è stata la presentazione fatta da Vincenzo CURTI, un giovane progettista di software e sistemi del DiTec Politecnico di Milano, che ha illustrato tecniche di intervento e problematiche legate al progetto delle intersezioni a rotatoria, le loro possibilità e convenienze, parametri di progetto, simulazioni e alcuni casi studio e realizzazioni.
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Il test finale di valutazione della qualità compilato dai corsisti ha restituito un quadro variegato dell’indice di soddisfazione degli utenti. Il livello medio del corso è stato comunque giudicato tra discreto e buono, con un ampio spettro di aspettative e domande di formazione poste alle future edizioni del corso. Se qualcuno ha chiesto la presentazione di più casi studio, qualcun altro vorrebbe approfondire di più la conoscenza di alcuni argomenti e tecniche di intervento, molti hanno apprezzato la ricchezza degli stimoli e degli strumenti proposti, ma diversi hanno chiesto di ridurre la quantità di informazioni e di concentrarsi su meno tematiche da affrontare in maniera approfondita. La vivacità degli stimoli pervenuti e le risposte contraddittorie sono un indicatore che ancora molto si può fare per migliorare la qualità, l’efficacia e l’indice di gradimento di un corso come questo, ma è anche vero che tutti hanno trovato molto interessante almeno una parte del corso e hanno ricevuto indicazioni e strumenti per approfondire ed operare concretamente. D’altra parte, è vero che il progetto di strade è un tema ricco di implicazioni e problematiche che non si possono esaurire tutte nell’arco di un corso di aggiornamento, ed il corso stesso propone non sono tecniche e informazioni operative, ma anche metodi, strumenti e fornisce orientamento per sviluppare in maniera innovativa e originale una nuova cultura del progetto, con un percorso che non si esaurisce alla fine del corso, ma che forse da qui solo inizia. 
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Materiali del corso. Una raccolta dei materiali del corso è disponibile presso la Biblioteca del DST del Politecnico di Milano (http://www.biblio.polimi.it). Diversi materiali sono disponibili anche in rete o a richiesta (vedi box informativo). Sono in preparazione la versione elettronica su CD ROM dei dossier e degli atti del corso, oltre ai materiali di ricerca già ora disponibili su CD. 
 

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