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riferimenti bibliografici. La prevenzione degli incidenti stradali: un impiego di denaro redditizio per la collettività 
di:  Luca Reverberi, ingegnere, CAIRE Reggio Emilia  <l.reverberi@caire.it>  <www.caire.it>
data: 10 aprile 2000 
Il tema della sicurezza stradale sta finalmente imponendo la sua drammaticità all'attenzione di decisori e progettisti. L'ing. Luca Reverberi, di Caire coop Reggio Emilia, ricorda brevemente alcuni dati del costo dell'incidentalità stradale. Le tendenze in atto dimostrano che troppo poco si fa in Italia rispetto ad altri paesi europei. Intervenire sulla sicurezza attiva nella progettazione e gestione delle strade, può dare  risultati significativi.
Dall'Archivio Webstrade, alcuni dati e riferimenti bibliografici sul tema della sicurezza stradale, utili per attivare una discussione che intendiamo approfondire.

Vai al punto Tab 1, Costi sociali dell'incidentalità stradale

Vai al puntoRiferimenti bibliografici su Sicurezza Stradale (AW)



NOTE
(1)Riferito al numero di incidenti con infortunati, ovvero in presenza di morti o feriti, unici incidenti rilevati a livello nazionale dall'ISTAT.
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(2)  Nelle intersezioni, inoltre, è più immediata la progettazione della messa in sicurezza attraverso interventi puntuali.
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(3)  Escludendo gli incidenti rilevati in intersezioni rotatorie.
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(4)  L'ipotesi  non è comunque realisticamente e tecnicamente realizzabile, ed è unicamente avanzata per dare cognizione della entità economica dei possibili benefici.
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(5)  Valori di riduzione dell'incidentalità e della gravità dell'incidente tratte da analisi ex ante ed post da campagne di rilevamento francesi, in cui questa tipologia di intersezione è particolarmente diffusa. 
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Tra degli obiettivi prioritari da perseguire con la pianificazione del traffico figura sicuramente ai primi posti la riduzione del numero di incidenti stradali e soprattutto della loro gravità. 
Anche se tutti concordano con questa affermazione, uno degli aspetti spesso trascurati e di cui pare utile accennare è la consistenza economica del fenomeno per la collettività (costo sociale di questi incidenti) ed i possibili benefici conseguibili con la realizzazione di interventi puntuali di messa in sicurezza.
§ Il costo complessivo dell'incidentalità stradale in Italia ammonta ogni anno a 42.100 miliardi di lire, e rappresenta il 2,1% del P.I.L. Nazionale.
§ Il costo di ogni sinistro (1) ammonta mediamente a livello nazionale a 221,5 milioni di lire, comprensivo di danni alle cose (fonte ANIA), assistenza sanitaria ai feriti e costo sociale complessivo delle morti. 

Costi sociali incidentalità stradale 1997
Tipo costo
Danni
(milioni di lire)
N° sinistri (con feriti e/o morti) Costo unitario (milioni di lire)
Danni alle cose (ANIA)
15.800.000
190.031
83,14
Assistenza sanitaria ai feriti
16.900.000
270.962
62,37
Costo sociale complessivo delle morti
9.400.000
6.626
1.418,65
Costo totale
42.100.000
190.031
221,54

L'entità delle grandezze in gioco rende ancor più drammatico il fenomeno degli incidenti stradali, a prescindere dagli effetti e dalle emozioni che questi accadimenti scuotono nelle nostre coscienze, non quantificabili in termini economici 
L'incremento del numero di incidenti stradali, stante anche l'aumento del numero di mezzi in movimento, non conosce sosta e solo nel 1997 pare si sia assestato sui valori dell'anno precedente (circa 190.000 sinistri). Per contro la gravità degli incidenti in termini di morti pare assestarsi di poco sotto i 7.000 decessi annui (6.226 nell'ultimo anno), mentre il numero dei feriti, in aumento, segue la stessa dinamica del numero di incidenti (condizionato dalle modalità di registrazione ISTAT).

Se consideriamo il fenomeno incidentalità alla luce dei miglioramenti delle condizioni generali di sicurezza dei mezzi avvenute negli ultimi anni, il numero di infortuni dovrebbe seguire una dinamica in costante e forte calo. Il fatto che questo non avvenga lascia presupporre una carenza generalizzata del livello di sicurezza delle rete infrastrutturale italiana.
Appare pertanto evidente la necessità di attivare, da parte degli enti competenti alle diverse scale, una politica rivolta alla sicurezza attiva della rete, da monitorare attraverso appositi studi delle dinamiche incidentali e dei punti neri, e da risolvere attraverso specifici interventi di moderazione del traffico e della velocità nei punti critici. La velocità è infatti il fattore primario del collegamento tra incidente e gravità dello stesso in termini di danni fisici alle persone.

Un esempio dei benefici conseguibili con una campagna di infrastrutturazione rivolta alla sicurezza attiva delle reti stradali può essere sviluppato limitando il campo d'osservazione alle intersezioni, notoriamente elementi di potenziale incidentalità per la sovrapposizione delle correnti di traffico (2)

Negli snodi della rete viaria  (3) si sono verificati nel 1997 in Italia 80.677 incidenti con infortunati, il 42,5% dei 190.031 sinistri totali. 

La sicurezza della circolazione potrebbe essere incrementata, a titolo di esempio, attraverso semplici interventi di riorganizzazione delle intersezioni statisticamente pericolose con l'organizzazione degli svincoli a rotatoria (sia in campo urbano che extraurbano). La ipotetica trasformazione di tutti gli svincoli con senso di circolazione rotatorio  (4), consentirebbe di stimare una possibile diminuzione del numero d'incidenti con infortunati nelle intersezioni del 75% e del 95% dei decessi (5).

Complessivamente l'attivazione di questa campagna di interventi potrebbe condurre ad una riduzione di oltre 60.000 incidenti ogni anno, corrispondente ad un calo complessivo della sinistrosità stradale pari al 31,8%.
Il beneficio per la collettività conseguente alla "messa in sicurezza" dei nodi della rete assommerebbe per ciascun anno a 13.000 miliardi di lire, una cifra in grado di garantire tassi di rendimento molto elevati per una campagna massiccia di investimenti.
 

Alcuni riferimenti su Sicurezza Stradale
dall'ARCHIVIO WEBSTRADE
(a cura di GDG)

PUTIGNANO Carlo (2000) "La misura della sicurezza per modo di trasporto: problemi e metodi", Sistemi di Trasporto,  trimestrale del CSST, Napoli gen-mar 2000 <csstna@tin.it> - pp. 7-16, bibl, tab, fig <fonti statistiche, misura, indicatori, confronto Italia Europa, trasporto, sicurezza stradale, incidentalità, percorrenza, modale, pass-Km>

Strada Sicura (2000), Supplemento a  Trasporti in Lombardia,  bimestrale Ass. Trasporti Regione Lombardia, Sett/2000, a cura di R. Cremaschi U. Regalia - 24 p, tab, fig, bibl <www.regione.lombardia.it>
<sicurezza stradale, Italia Europa, dati  statistici, cause incidenti, osservatorio centri urbani, qualità strade, Provincia di Milano <http://web1.enter.it/provincia_trasporti/sito_4> (AW 9/00)


CNR-PFT2 (1998), Un Approccio Integrato per il Miglioramento delle Sicurezza Stradale. Scenari, linee d'azione e proposte di ricerca, a cura di E. Cascetta et al, UniNA, Provincia di Milano Atti del Convegno Sicurezza Stradale giugno 2000 - 192 p, bibl, tab, 
<statistiche incidentalità, confronto Italia Europa, piani per sicurezza stradale, azioni, interventi, politiche, cause effetti> (AW 6/00) 

AASHTO (1997), Highway Safety Design and Operations Guide,"Yellow book"  Washington DC - $ 55, 132 pp
<safety enhancement and management,  upgrade exixting, safety standards, highway design planning evaluation development, manuali USA, sicurezza stradale> www.aashto.org (Pubs Catalog Summer 2000)
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