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MONTESILVANO. Il semaforo e i marciapiedi di via Marinelli sono l'argomento della lettera che Giuseppe Di Giampietro, dottore e contrattista di ricerca presso il politecnico di Milano, ha inviato al sindaco di Montesilvano e al comando del vigili urbani. Nella lettera si invita l'amministrazione comunale a porre al più presto rimedio ai problemi segnalati in materia di traffico.
Via Marinelli collega la statale 16 e il lungomare. Per Giuseppe Di Giampietro il semaforo all'incrocio con via Lazio è inutile, tarato sui tre fasi. Infatti, con il semaforo attivo si creano lunghi periodi di attesa all'incrocio con emissioni di inquinanti e rumore, dovuti ai veicoli fermi con i motori accesi, senza che ciò sia giustificato dai volumi e dalla caratteristiche del traffico. Inoltre, la presenza del verde semaforico sembra concedere agli automobilisti una licenza di transito veloce pericolosa in quell'incrocio, con scarsa visibilità a causa dei recinti, arredi e auto in sosta, in presenza di una scuola elementare, un albergo e numerose attività di quartiere. Per questo, prosegue Di Giampietro, le caratteristiche e le funzioni urbane della strada suggerirebbero un trattamento complessivo dell'incrocio con i principi della moderazione del traffico, della sicurezza stradale, della riqualificazione urbana.
Quanto al semaforo, sarebbe meglio ripristinarlo come lampeggiante o attrezzarlo come semaforo pedonale a chiamata. C'è poi il problema dei marciapiedi di via Marinelli. Secondo Giuseppe Di Giampietro sono stati sistemati in modo illegale, visto che non sono state rispettate le leggi sulle barriere architettoniche. Infine, nella lettera si afferma che la situazione rappresentata per le strade di Villa Verrocchio forse è anche una conseguenza di una più grave mancanza per la città di Montesilvano, e cioè la mancanza del piano urbano del traffico.