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Piano del Traffico 2004. I problemi della mobilità sostenibile a Milano , Intervista a L'OPINIONE 24 Ottobre 2004,
colloquio con Alessandro Da Rold redattore delle pagine milanesi del settimanale, sulle strategie del piano del traffico 2004 dell'assessore Goggi del Comune di Milano ed i problemi di traffico della città (edizione 24 Ottobre 2004)

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.Direttore: Arturo Diaconale
Condirettore: Paolo Pillitteri
Domenica 24 - Lunedì 25 ottobre 2004
Anno IX - numero 240
Redazione centrale Roma
via del Corso, 117
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Redazione Milano 
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IL  TESTO DELL'INTERVISTA
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Milano città inquinata. Intervista a Paolo Crosignani, epidemiologo, Il Corriere della Sera 15 Ottobre 2004,
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Ciclisti morti a Milano per incidenti stradali, Interrogazione del consigliere comunale Baruffi sulla sicurezza stradale in città.
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Massimo Cacciari. Cambiare Milano, ma come?
Intervista video al filosofo sul presente ed il futuro della città. Una città vitale ma manca un'idea complessiva innovativa 
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Intervista di Di Giampietro a L'Opinione del 24 Ottobre 2004
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L'opinione della domenica on-line

 
Intervista al professor Giuseppe Di Giampietro sul traffico di Milano
“Almeno Goggi aveva cercato di modernizzare la città”
di Alessandro Da Rold
 
Il professor Giuseppe Di Giampietro oltre ad essere docente a contratto di Urbanistica al Politecnico di Milano, cura anche il sito Internet www.Webstrade.it. Portale di informazione sui temi della mobilità urbanistica trasporti e ambiente, fondamentale per capire le realtà del traffico a Milano, in Europa e nel Mondo. Un centro di documentazione utile per confrontarsi sui grandi temi della viabilità e soprattutto “per far circolare idee, che sono necessarie all’urbanistica”. L’abbiamo intervistato, chiedendogli informazioni e pareri sulla situazione attuale del traffico milanese e su ciò che avverrà dopo il piano Goggi.
Prof. Di Giampietro, il traffico è un problema per Milano?
“Innanzitutto bisogna dire una cosa. Milano è una delle città più inquinate d’Europa (si è appena saputo che fare due passi in centro equivale a fumare 15 sigarette al giorno n.d.r.). In questo mi associo in pieno a ciò che ha detto l’epidemiologo Paolo Crosignani al Corriere della Sera. ‘Se Milano dagli attuali 60 microgrammi per metro cubo di polveri sottili Pm10 passasse a 30 microgrammi che è la media delle città dell’Unione Europea ci sarebbero 1228 morti in meno all’anno’. Il traffico a Milano oltre ad essere un problema per la viabilità, lo è anche e soprattutto per la salute dei cittadini”. 
Se la nostra salute continua a peggiorare, c’è stato secondo lei qualche miglioramento dal punto di vista della viabilità?
“In questi anni Goggi è riuscito a diminuire l’ingresso delle macchine in centro. Le telecamere, le multe sono diventate dei veri e propri spauracchi per gli automobilisti. Insieme al suo staff di tecnici ha deciso di seguire il modello di Londra, ma non ha fatto come in Inghilterra un’indagine preventiva. Ascoltando anche i cittadini, che ora infatti continuano a lamentarsi per multe, inquinamento, traffico, sicurezza. La situazione è migliorata? Fino ad un certo punto”.
Cosa è realmente peggiorato?
“La sicurezza innanzitutto. Pedoni e ciclisti sono stati i più penalizzati. La FIAB (Federazione italiana amici della bicicletta) da anni lotta per modificare alcune norme del codice della strada. Secondo una sua indagine, dal 1998 a oggi sono aumentati di circa il venti per cento gli incidenti a pedoni e ciclisti. Questo può essere ricollegato anche alla politica di Goggi che ha dato importanza esclusivamente alla fluidità del traffico automobilistico. Le macchine corrono, a rischio e pericolo degli altri utenti della strada. Questa situazione scoraggia purtroppo l’uso della bicicletta. Pensi, in un comune piccolo come Cornaredo l’85 per cento degli abitanti possiede una bicicletta. Ebbene solo il 5 per cento la usa quotidianamente. Stiamo parlando di un piccolo centro alle porte di Milano. In città vale lo stesso discorso. Tutti più o meno possiedono una bicicletta e sono pochissimi ad usarla. La bicicletta è un mezzo essenziale per spostarsi in città. Ad Amsterdam e Copenaghen quasi il 30 per cento della popolazione si muove in bicicletta. Nel centro di Milano solo il 4 per cento, per non parlare della periferia che si ferma all’1 per cento. È necessario che cambi la cultura riguardo all’uso di questo mezzo e ciò può avvenire solamente grazie ad una politica più attenta alla sicurezza sulle strade”.
Sarebbero utili più piste ciclabili?
“Senza dubbio. Ma le piste ciclabili non sono l’unico modo per migliorare la viabilità cittadina. A Milano in questi ultimi anni sono comparse le famose ‘isole ambientali’. Il nome stesso è un grande bluff. In Europa vengono chiamate ‘zone trenta’ e sono percorsi dove c’è l’obbligo di muoversi ad un limite di trenta chilometri orari. In queste ‘oasi’ del traffico, pedoni, ciclisti e automobilisti convivono rispettandosi reciprocamente. A Milano e in Italia tutto questo non si è mai visto. Insomma grazie a queste isole ambientali non c’è stato un aumento della sicurezza e non mi pare neppure che i parcheggi siano aumentati. Anzi ora gli automobilisti mettendosi a lisca di pesce sui marciapiedi allargati intralciano anche la percorribilità dei pedoni”.
Il nuovo piano renderà Milano una città moderna ed Europea? 
“Anche nel nuovo piano non sono assolutamente tenute in considerazione le alternative modali. Non sono tenuti in considerazione i pedoni, i ciclisti, i mezzi pubblici. L’idea dei loop, cioè anelli rotatori che incanalano il traffico dal centro verso le arterie esterne, le cosiddette gronde di arroccamento, non farà altro che aumentare il traffico sui bastioni. Milano non dispone di parcheggi a sufficienza per reggere un progetto simile. 
A Goggi bisogna dare il merito di aver cercato di modernizzare questa città. Ha introdotto un modello europeo che però è rimasto inchiodato al Comune di Milano. Nel futuro bisognerà ragionare su tutta l’area vasta dell’hinterland metropolitano. Ma in particolare per rendere questa città finalmente vivibile bisognerà tenere in considerazioni tutti coloro che fruiscono della viabilità del centro urbano. Non solo quindi gli automobilisti. La città è fatta per essere vissuta e non solo per circolare”.
 
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a cura di G. Di Giampietro, DiAP Politecnico di Milano - via Bonardi 3 20133 Milano  tel-fax 02-4474-978 - tel2-DiAP:  02-2399-5484
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