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Traffico congestionato |
«Rotatoria
pericolosa»
L'esperto:
"Ecco le modifiche necessarie"
p.a.
MONTESILVANO.
«La rotatoria realizzata in via Vestina, all'altezza dell'incrocio
con via Togliatti? Così come è stata concepita è pericolosa».
Lo afferma Giuseppe
Di Giampietro, docente al Politecnico
di Milano ed esperto n el settore della viabilità. «La rotatoria
in questione», osserva il professore «appartiene alla
tipologia della "precedenza all'anello" (o alla francese), basata cioè
sul fatto di garantire la precedenza a chi è già in transito
sulla stessa. La situazione di pericolosità è legata al transito
dei veicoli in direzione mare-monti, soprattutto di notte».
Su quali
elementi poggia questa valutazione?
«Il punto
centrale è che la progettazione deve essere tale da obbligare i
veicoli, attraverso le caratteristiche geometriche dell'opera, a rallentare
o, all'occorrenza a fermarsi, prima di immmettersi sulla rotatoria. Questo
avviene dotando la rotatoria della cosiddetta deflessione, vale a dire
di una curva e una controcurva, mentre invece l'immissione sulla rotatoria
in questione, da parte di chi transita su via Vestina in senso mare-monti,
è sostanzialmente diritta, pertanto il pericolo è il non
rispetto della "precedenza all'anello", di dare cioè la precedenza
a sinistra come appunto avviene in questo tipo di rotatoria».
L'opera si
presta anche ad altre osservazioni?
«Il progetto
presenta un deficit di cultura tecnica specifica, riconducibile essenzialmente
alla scarsa sensibilità per la circolazione dei pedoni e dei ciclisti,
e si preoccupa evidentemente soltanto del traffico dei veicoli. Così
come avviene in Francia e in Svizzera, questo tipo di rotatoria andrebbe
dotata, per esempio, anche di passaggi pedonali "a due fasi", in maniera
tale che il pedone possa osservare distintamente la corrente di traffico
prima da un lato poi dall'altro. Questi passaggi pedonali, che vengono
posizionati sull'isola spartitraffico, hanno una rilevanza, considerata
la densità abitativa di via Vestina, la presenza vicino alla zona
interessata del cimitero, ecc.».
E' possibile,
dal punto di vista tecnico, modificare sul posto l'opera?
«Certo,
concependo una rotatoria diversa, più compatta. Voglio comunque
far presente che le rotatorie "alla francese" non sono solo più
efficaci per il deflusso del traffico, perchè non c'è mai
lo stop o il semaforo, ma sono anche più sicure. Detto questo, esiste
una normativa, entrata in vigore quest'anno, che disciplina la materia,
ed è a questa normativa che, a mio giudizio, occorre raccordarsi
per realizzare una rotatoria progettualmente corretta in tutti gli elementi
e da ogni punto di vista della circolazione stradale».
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